Nella splendida cornice del Museo Diocesano San Matteo di Salerno, abbiamo avuto l’onore di ammirare le opere del Maestro Antonio Caggiano, fotografo, pittore e vignaiolo che, da grande amante della sua terra ed esteta finissimo, ci ha guidato in un percorso sensoriale in cui l’arte e il vino si fondono perfettamente.
Amore per la terra e per i suoi frutti che dalla tela si trasfonde nel calice, sottoforma di un Taurasi Vigna Macchia dei Goti 2014 che, in ragione della sua giovane età, si presenta forse un po’ acerbo ma lascia intravedere una personalità forte e ben delineata, che probabilmente rispecchia quella del suo produttore.
Un rosso rubino profondo, ma vivace, un naso intenso, che ci porta prima sentori di sottobosco e erba bagnata, per poi cedere il passo ad una frutta rossa matura, rose e viole, pepe nero e liquirizia. Al palato emergono una discreta acidità e un tannino in evoluzione, con una chiusura in cui ritornano le spezie e note di liquirizia. Un vino iconico, espressione di un territorio che merita grande rispetto. Un plauso a VinArte per la bella iniziativa.

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